“È una splendida manifestazione che è ormai entrata nella tradizione del calendario dell’arrampicata in Italia! Ci saremo con i nostri giovani atleti, per far conoscere a tutti la bellezza di questa disciplina!”. Un’investitura, e un abbraccio carico di entusiasmo e affetto, quello che a Milano Climbing Expo 2020 (MCE20), arriva da Marco Maria Scolaris e Davide Battistella, rispettivamente presidente della IFSC (International Federation of Sport Climbing) e numero uno della Fasi, la Federazione di Arrampicata Sportiva Italiana. Entusiasmo moltiplicato dal fatto che la grande festa ospitata il 31 gennaio e il 1 febbraio dall’Urban Wall coincide anche con l’anno di esordio dell’arrampicata nel programma olimpico ufficiale ai Giochi di Tokyo2020 (dal 24 luglio al 9 agosto).
“L’approdo ai Giochi ci riempie di emozione ed orgoglio; – sottolinea Scolaris – come abbiamo fatto a convincere i membri del Cio? È bastato invitarli a vedere le nostre competizioni! Arrampicare è uno dei sei gesti connaturati alla stessa essenza dell’uomo, e all’Olimpiade mancava la nostra verticalità. Abbiamo colmato quindi questo vuoto, ma ora dobbiamo consolidare questa conquista, continuando a lavorare”.
“Tokyo 2020 è un appuntamento straordinario per il nostro sport – evidenzia Battistella – e siamo molto soddisfatti di aver già qualificato due atleti, Laura Rogora e Ludovico Fossali – oro nella ‘speed’ ai Mondiali che quest’estate si sono disputati in Cina, che saranno presenti a MCE20 – per le Olimpiadi giapponesi. Ora puntiamo a qualificare altri atleti nei prossimi eventi previsti. I Giochi saranno un momento di visibilità straordinario per il nostro movimento, già ora in continua crescita anche nel nostro Paese”.
I Giochi saranno anche il punto di arrivo di un cammino che Battistella, con il suo gruppo di lavoro e il consiglio federale, ha iniziato lo scorso giugno, appena entrato in carica: “Le cose da fare sono tante, dalla comunicazione al raccordo tra le varie realtà locali alla preparazione degli atleti di punta, ma è chiaro che l’obiettivo a cinque cerchi è motivo d’orgoglio e d’ispirazione per tutti noi”.
A Tokyo2020 l’arrampicata esordirà assegnando due ori, uomini e donne, con la combinata. Ci si misurerà nella velocità (speed), in cui saranno sommati i tempi di due manche; nel boulder (quattro ‘problemi’ da risolvere nel minor tempo possibile); nella difficoltà (lead) in cui vale la presa più alta raggiunta. La classifica nascerà dai piazzamenti nelle tre specialità. Ad esempio chi è 3° in velocità, 5° in boulder e 7° il lead avrà 3x5x7= 105 punti. L’oro andrà quindi al punteggio più basso. Un sistema che ha prodotto qualche malumore, perché potrebbe premiare i ‘regolaristi’ piuttosto che i top delle singole specialità. “Non credo finirà così – sottolinea Battistella – anche perché grazie ai fattori di moltiplicazione si renderà merito comunque ai più bravi”. Concetto che Scolaris approfondisce: “Intanto è importante esserci. Dopo Tokyo, cominceremo a lavorare per Parigi 2024, con l’obiettivo di poter assegnare una medaglia in più, cioè una per la ‘speed’ maschile e femminile, e una per la combinata che unirà ‘lead’ e ‘boulder’. Ma intanto partiamo, e poi miglioreremo”. “Per chi come noi – sottolineano entrambi – ha cominciato a fare arrampicata fin dagli anni 1985 e ’86, sarà comunque un momento emozionante. Un lungo cammino che ora ci porta ad accendere il sacro fuoco di Olimpia. Senza dimenticare che l’arrampicata sportiva è anche falesia, outdoor, roccia, contatto diretto con montagna e natura”.
E il futuro cosa ci riserva? “Una crescita costante, ben strutturata, anche sotto il profilo culturale – evidenzia Battistella – vorrei davvero che da noi avvenisse come accade in Francia, dove ci sono intere famiglie che vanno tutte insieme ad arrampicare, magari mescolando tre generazioni di atleti. Siamo sulla strada giusta”. Essenziale, in questo senso, la partecipazione e la passione delle praticanti, anche in questo caso in continua crescita: ”È uno sport che si declina molto bene al femminile! Perché? Presto detto: servono lucidità, sangue freddo, strategia, elasticità, agilità e voglia di divertirsi!”
Competizione, festa, opportunità per conoscere, crescere, imparare. MCE20 è l’occasione per incontrare tutti gli aspetti dell’arrampicata sportiva. “Non vedo l’ora di godermi le gare, i workshop e l’atmosfera – conclude Scolaris – Quest’anno finalmente riuscirò a esserci, e magari anche in compagnia di mia figlia, che ha vent’anni e che spesso viene proprio all’Urban Wall ad allenarsi!”.